Deputati, senatori, sindaci, assessori e semplici militanti. Alla crisi del Pd si accompagna una strana emorragia. Nei segreti delle silenziose scissioni democratiche, un anno dopo l’elezione di Bersani
Assessori, deputati, consiglieri, presidenti, sindaci, senatori, dirigenti e semplici militanti. Scrivono, si indignano, si lamentano, si sfogano, si incazzano e alla fine prendono e qualche volta lasciano. Perché sì, ogni lunedì mattina la scena è sempre quella: Pier Luigi Bersani arriva in ufficio, accende il computer, si collega alla rete, scarica la posta e trova sempre lo stesso messaggio: caro segretario, mi spiace, ma con grande dolore ho deciso di lasciare.
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